Calvizie: la causa nelle cellule staminali

Il 2011 si apre con una importante scoperta sulle cause della calvizie comune. Le cellule staminali quelle che da tempo sono considerate come una possibile cura della patologia che, nella sola Italia, colpisce oltre 10 milioni di persone in gran parte di sesso maschile, sembrano avere un ruolo determinante nella caduta dei capelli.

Le cause di quella che, tecnicamente, viene definita alopecia androgenetica, si sa sono di carattere ormonale con una predisposizione ereditaria dei soggetti interessati. E, alla base di questa predisposizione ereditaria, sembra ci sia un difetto nel codice genetico che provocherebbe un’anomalia nelle staminali progenitrici dei follicoli piliferi, le stesse che danno vita a cellule fondamentali per la salute dei capelli.

La nuova scoperta è il frutto degli studi dei genetisti dell’Università’ della Pennsylvania in Usa, guidati da George Cotsarelis che da anni cerca la chiave genetica che conduce alla perdita dei capelli. Svelare il meccanismo cellulare che sta alla base dell’alterazione del Dna, assicura Cotsarelis, renderà più facile trovare delle nuove ed efficaci cure.

5 pensieri su “Calvizie: la causa nelle cellule staminali

  1. bellicapelli

    siamo alle solite, non sanno piu cosa inventare,a cadenza biennale ci sparano la loro sensazionale cretinata , e noi quì ad aspettare , con i nostri problemi a farci mungere dalle case farmaceutiche , complimentoni………!!!

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  2. Ivan

    ma finiamola con queste cretinate, è da anni che ci pigliano per i fondelli, queste staminali benefattrici non arriveranno mai, qui c’è del losco

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  3. Claudio Gamberucci

    Salve,tutti fanno finita che siamo ad un passo dalla scoperta di chissa cosa ,e intanto le multinazionali mangiano sui problemi della povera gente una vergogna , una speranza che uccide che schifo

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  4. roberto

    Per la ricrescita dei capelli basta prendere le cellule del bulbo ed adoperare le cellule staminali totopotenti e dovrebbero far ricrescere i capelli esiste una ricerca gia’ su questa soluzione

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