Cellule staminali e distrofia

Le notizie sull’impiego delle cellule staminali nella terapia della distrofia muscolare sono contraddittorie.

Il presidente dell’Unione Italiana Lotta alle Distrofie Muscolari, Enzo Marcheschi, tirando le somme del 3° Convegno nazionale svoltosi a Pisa, ha dichiarato: “Attenti comunque alle false illusioni che compaiono su Internet. Le cellule staminali, sulla nostra malattia (25 mila persone colpite in Italia) non hanno alcun effetto”.

Di contro arrivano delle notizie di successi ottenuti con trattamenti alle staminali nella cura della distrofia in animali.
Una ricerca italiana finanziata da Telethon e pubblicato sulla rivista Nature Cell Biology, suggerisce la possibilità di usare nella cura della distrofia cellule staminali adulte estratte da donatore sano compatibile, oppure del paziente stesso ma corrette con la terapia genica prima dell’uso. Infatti, topolini con la distrofia muscolare di Duchenne (DMD) sono stati trattati con cellule staminali adulte per la prima volta isolate dalla parete delle arterie di individui sani o con distrofia. Le cellule si sono dimostrate capaci di riparare i muscoli degli animali malati. Maggiori informazioni sul sito dell’Ansa.

Nel novenbre dello scorso anno era stato pubblicato su Nature un articolo su uno studio di un gruppo di ricercatori del San Raffaele che, in collaborazione con l’Università di Pavia e la Scuola Veterinaria francese di Maisons-Alfort, ha dimostrato l’efficacia di cellule staminali nella cura della distrofia muscolare di Duchenne. Iniettate per via arteriosa in cani che sviluppano naturalmente la forma più grave della malattia, le staminali hanno prodotto la distrofina, proteina indispensabile per la funzione delle fibre muscolari e assente nelle cellule malate. In seguito al trattamento gli animali hanno mostrato un miglioramento nel tono e nella forza muscolare, tradotto in una migliore capacità di movimento.

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